DESENSIBILIZZAZIONE PROGRESSIVA

Questa tecnica di addestramento utilizzata da Monty Roberts consiste nel curare le fobie del cavallo attraverso una esposizione graduale alla sua paura. E’ molto importante rinforzare ogni poco il cavallo per farlo rimanere calmo. Lo stimolo (telo di plastica, tosatrice elettrica, etc etc) deve essere avvicinato al cavallo non arrivando mai a creare in lui una tale tensione da non permettere apprendimento.

Il cavallo non viene bloccato e lo stimolo viene applicato fin tanto che il cavallo reagisce; quando il cavallo si rilassa, lo stimolo viene rimosso.

Nell’ equitazione tradizionale un altro modo per abituare il cavallo agli stimoli è l’inondazione. Questo metodo, a differenza della desensibilizzazione, consiste nel bloccare l’animale in modo che non possa scappare ed applicare lo stimolo ripetutamente fin tanto che il cavallo smette di reagire.

Il problema di questo metodo è che si nega l’opzione della fuga al cavallo.

La gran differenza tra l’inondazione e la desensibilizzazione progressiva è il rilascio di pressione.

“Negare la possibilità di scelta ad un cavallo significa minacciare la sua sopravvivenza. Questo, non solo è pericoloso ma aumenta il suo livello di adrenalina che non agevola certo il suo apprendimento.” Monty Roberts

L’ ABITUDINARIETA’

Partendo sempre col concetto che le punizioni fisiche non danno mai buoni risultati, il loro uso ripetuto può ridurre sempre più la loro efficacia.

L’insorgenza di terrore, paura e attenzione esagerata, se vengano manifestati ripetutamente, portano ad affievolire la risposta.
Questo fenomeno si chiama ABITUDINARIETA, una forma semplice si apprendimento che avvolte troviamo in cavalli considerati stupidi e soprattutto ostinati.

Una punizione che non ha avuto effetto nel cavallo che mostrerà il solito problema, viene resa leggermente più forte portando solamente il cavallo ad abituarsi ad essa.

Il risultato finale sarà che l’addestratore dovrà impiegare punizioni sempre più severe fino a renderle inaccettabili.

Così molti cavalli trovano un brutto destino dato, non dalla loro ostinatezza, ma dalla sbagliata concezione della punizione da parte del loro addestratore.

Ogni rapporto basato sulla paura e sulle punizioni, potrà anche portare al risultato, ma non sarà il migliore. Il desiderio di eccellere non può che nascere dalla propria volontà, da una motivazione interiore e personale.

Marco Pagliai

Lascia un commento